domenica 13 luglio 2008

Damme la tre


Chi non si ricorda la tipica espressione del compianto Gianfranco Funari, nel post di presentazione qualche giorno fa ho scritto che non avrei parlato di politica ed infatti non parlo della politica ma dell'uomo che ha reso la politica più comprensibile e più vicina al cittadino di chiunque altro. Un uomo che è andato contro il sistema perché del sistema non ne faceva parte, un uomo che era odiato dal sistema e ora che non più nuocere gli stessi detrattori oggi gli rendono omaggio, si sa chi è trapassato diventa innocuo e qualche bella parola di circostanza può essere usata per farsi perfino pubblicità.
Ciao Gianfrà l'unico vero giornalista in un mondo di giornalai.

Un saluto dal
vostro grillo parlante

giovedì 10 luglio 2008

Il bacio di Giuda


Siamo abituati in questi ultimi anni a vedere foto di bambini, ragazze o donne che non ci sono più sorriderci dalle pagine di un giornale, foto scattate in un periodo di serenità, occhi che ci guardano in modo dolce, irritato o felice a seconda di quando l'immagine è stata ripresa, occhi che a quel punto quando diventano di dominio pubblico purtroppo hanno già visto ciò che non si dovrebbe mai vedere, la paura, la violenza, la morte, ed allora mi vengono in mente le foto dei piccoli Samuele e Tommy, di Chiara Poggi, di Meredith Kercher solo per citare le più recenti che hanno colpito l'opinione pubblica. Quello che però è stato pubblicato ieri ha qualcosa di nuovo, è l'assassino che bacia avido e soddisfatto la sua vittima, Federica, la stessa che poche ore dopo quegli ultimi flash finirà rinchiusa senza vita in un bagagliaio di una Volvo, non voglio soffermarmi sui perché e sui per come possono ma soprattuto non dovrebbero succedere tragedie di questo tipo, altamente evitabili, se solo il buonsenso venisse applicato anche quando ci si trova in vacanza. La foto si mostra in tutta la sua drammacità perché è di dramma e niente altro che si può parlare in questo caso, possono farci vedere le telecamere di vigilanza con gli ultimi istinti di una vittima ma non sortiranno mai l'emozione e l'effetto di vedere Federica sorridente, anche se un infastidita (pare), essere abbracciata e baciata con tanto di segno di approvazione da colui che chiuderà per sempre la luce di quegli occhi che ci fissano ora ma che erano già così distanti da tutto in quel preciso istante. Mai bacio di Giuda, purtroppo, fu più profetico.
RIP Federica

Un saluto,
dal vostro grillo parlante

Estati paparazzate


Come tutte le estati, ma ormai il fenomeno dura 12 mesi, i giornali di gossip, i siti internet più o meno seri e (aihmè) i quotidiani più pecorecci ma anche quelli autorevoli ci bombardano di notizie, immagini dei cosidetti VIP (?!) di casa nostra o di casa degli altri; è tutto un fiorire di lati B (ultima moda), tette al vento, pance piatte o incinte, uomini, donne o vie di mezzo che si sollazzano sotto una palma o si tuffano nelle piscine di hotel da mille euro alla notte. Permettermi dire che il 90% degli italiani medi all'ennesima foto balnear-trash esclama a gran voce con il collega di scrivania: "ma chi se ne frega!" e subito a ruota "però la Santarelli che retrospettiva interessante tiene!", un nanosecondo dopo è già lì a smanettare sul mouse per cercare la prossima che sia velina, ex letterina, pupa o iena non importa. Ecco perché le notizie con annesse foto inequivocabili sono tanto in voga perché in voga le facciamo diventare noi, noi con la nostra morbosa attenzione, noi che costruiamo il personaggio, noi che tifiamo per questa o quella coppia, salvo poi provare un leggero piacere quando la coppia scoppia perché ci fa dire ma si in fondo loro sono come noi, ma loro non sono come noi perché il mondo del gossip mangia, fagocita, digerisce ed espelle le notizie in maniera fulminea ed ecco che chi si è lasciato due giorni fa si consola già tra le braccia di un altro/a pronto a farsi immortalare dai flash, con aria poi anche finta infastidita, perché se l'amore è importante, lo è ancora di più rimanere sulla cresta dell'onda, quando tutto questo svanisce non ci sono braccia che possono colmare quel gran vuoto di titoli e titolini che facevano il personaggio e che lo rendevano così distante ma alla fine così vicino a tutti noi.

Un saluto,
dal vostro grillo parlante

mercoledì 9 luglio 2008

Cominciamo bene!


Buongiorno a tutti,
non ho mai prestato particolare attenzione ai blog, ai loro mondi e alle facce che lo compongono, per lo più chi realizza un blog vuol esternare qualcosa , farsi vedere, rendere pubblica la propria vita che pubblica non è: avrete già capito che canzonette da ascoltare, foto delle vacanze o notizie dal ginecologo di mia moglie non ne riceverete su queste pagine. Non voglio essere pretenzioso o un esaltato alla ricerca di consensi, voglio solo poter scrivere, liberamente, su temi di attualità, cultura, cronaca o moda o qualsiasi cosa venga in mente a me o che proporrete voi (sempre che qualcuno mi si fili), lascio da parte la politica, che assieme al calcio (che verrà però trattato), è l'unico argomento che può far dividere gli italiani in maniera drastica, questo non è certo lo scopo di questo piccolo luogo del cyberspazio. A chi mi ispiro come taglio giornalistico? Penso che ognuno di noi leggendo un determinato quotidiano, rivista o settimanale sia affezionato a questo o a quel giornalista, io avendo in casa fin da bambino "La Stampa" non posso che ispirarmi a Pierangelo Sapegno (cronaca) o Roberto Beccantini (sport) ma potrei citarne altri e di altre testate, mi scuso con i maestri sopraelencati per la blasfemia e il contesto in cui li ho inseriti. Basta adesso con le chiacchiere più o meno retoriche, è ora di iniziare a far vivere questo blog, riempirlo con fiumi di inchiostro, come si diceva una volta con le pagine di un diario, di farmelo piacere ma sopratutto di farvelo piacere!

Un saluto,
il vostro grillo parlante